Biografia - parte 2 -


1996

Consegna viveri, generi di prima necessità, medicinali e indumenti all’Arcivescovo Vinko Puljic, a Don Anton Peric perché siano distribuiti alla popolazione di Sarajevo, in Bosnia.  Il Dottor Pejanovic Presidente dello Srpsko Humanitarno Drustvo “Dobrotvor” e l’Ingegner Krsic Presidente dello “Srpsko Gradansko Vijece” si sono premurati di rinnovare i ringraziamenti anche per iscritto.

Riesce a far sbarcare nel porto di Tagoradi, in Ghana la Bulk Challenge, una nave con a bordo 2147 profughi in fuga dalla Liberia, rimasti senza cibo e acqua per 7 giorni, dopo essersi assunta l’onere del loro mantenimento in un campo profughi; dona loro aiuti acquistati sul posto e una cospicua somma di denaro.

Porta aiuti a Crotone, in Italia, alle vittime dell’alluvione.
Accorre in Versilia, Italia, dopo la terribile alluvione. Dona aiuti umanitari al Comune di Seravezza, alla Scuola Media E. Pea di Seravezza e alla Scuola materna di Gallicano in Garfagnana.

1997

Memore di un incontro con Madre Teresa di Calcutta che la esorta a disfarsi dei gioielli per dar seguito alle sue opere umanitarie, ne affida la vendita alla Casa d’Aste Sotheby’s.
Allestisce una nave colma di aiuti umanitari che arriva al porto di Ploce, in Croazia; di lì gli aiuti vengono fatti proseguire via terra verso i comuni di Pale, Gorazde e Vogosca, in Bosnia.

Dona al Villaggio San Francesco Centro Sociale C.A.S.A., alla clinica S. Damiano e al lebbrosario del villaggio San Francesco, in Madagascar, generi alimentari.
Fa pervenire al centro Gatenga di Kigali, in Rwanda, materiale didattico e sanitario.
Dona alla Croce Rossa Slovena di Lubiana generi alimentari da distribuire ai più bisognosi.

Dona alla Piccola Casa Preghiera-Strada Deva- Crayova, in Romania materiale sanitario e viveri.
Consegna alla “Fondazione per l’infanzia Raina Kabaivanska” di Sofia, in Bulgaria, materiale didattico e sanitario.
Affida all’”Associazione delle Donne Georgiane per la Pace e la Vita” di Tiblisi, in Georgia, viveri, materiale didattico e sanitario.

Si reca nelle Marche, in Italia, nelle zone maggiormente colpite dal terremoto per portare aiuti umanitari a coloro che sono rimasti privi delle case. Distribuisce generi di prima necessità nei campi di Serravalle, Cesi, Forcella, Monte Cavallo, Visso e realizza un centro sociale per anziani e bambini a Serravalle.
Dal 1997 al 2000 in collaborazione con il CONI e la Federazione Italiana Tennis, organizza a Roma, Italia, 4 edizioni del torneo di tennis “Sempre Insieme per la pace” per raccogliere fondi a favore dei profughi del Kosovo, delle vittime dell’alluvione in Mozambico e del terremoto nelle Marche. Iniziativa resa possibile dall’aiuto di Sandra Carraro.



 


1998

Allestisce una missione in soccorso dei profughi curdi a Badolato in Calabria, Italia.

Fa pervenire aiuti umanitari alla Parrocchia Czeslaw di Opole, in Polonia, una delle zone maggiormente colpite dall’alluvione dello scorso anno.
Organizza un’altra missione di soccorso per i terremotati delle Marche, Italia, nei medesimi campi base finora sostenuti.

Invia alla “Small House of Prayer” di Crayova, in Romania, generi di prima necessità e vestiario.
Accorre a Sarno e Quindici nel meridione d’Italia  nelle zone colpite dall’alluvione per verificare le necessità ed organizzare l’invio di aiuti umanitari.

Prende parte alla missione umanitaria “The Flying Hospital” che fornisce visite mediche ed effettua per 15 giorni interventi chirurgici nella regione di Hyderabad, in India.

1999

Dopo aver dato vita alle associazioni First Help, Noi per Loro, Insieme per la Pace e Together for Peace, fonda Sempre Insieme per la pace, che fa propri gli intenti e le attività di “Insieme per la pace” intervenendo ovunque nel mondo, in nome della solidarietà; organizza missioni umanitarie e assicura la distribuzione di medicinali e viveri alle popolazioni più bisognose.

Con la Nave Alba organizza tre missioni di soccorso per portare aiuti umanitari ai profughi kosovari nei campi di accoglienza di Rozaje e Ulcinj, in Montenegro. Preziose collaboratrici Chiara Puri Purini che allestisce un parco giochi per una scuola elementare e Lu Fang.

Con il sostegno dell’UNICEF e dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, insieme a Vanessa Redgrave, a Franco Nero e al famoso jazzista italiano Lino Patruno, organizza “The Return Festival”. L’iniziativa prevede due concerti a Skopje e a Pristina, in Kosovo, al fine di reperire fondi per la ricostruzione della “Casa della cultura e delle arti” di Pristina e di portare conforto alla popolazione stremata da una lunga guerra.

2000

Porta aiuti umanitari all’Ordine Missionarie della Carità, Suore di Madre Teresa di Calcutta, a Pec, in Kosovo e ad altre organizzazioni che offrono assistenza ai bambini orfani o non ancora ricongiunti alle loro famiglie.

Si reca in Mozambico per distribuire aiuti e visitare le zone maggiormente colpite dal ciclone Eline. Con la collaborazione dell’Ambasciatore Stefano Rastrelli distribuisce gli aiuti ai padri Comboniani di Beira, all’Istituto De Curacao, ospedale Beatriz Pereira per interventi al cuore e al Centro Don Bosco di Maputo fa una donazione. Da un sostegno economico a Sofia che ha messo al mondo la piccola Rosita su un albero nei giorni dell’alluvione.

 

2000

Dopo aver constatato di persona, durante la recente missione, la drammatica situazione del Mozambico invia ulteriori container di aiuti umanitari ai padri Comboniani di Beira, all’Istituto De Curacao, ospedale Beatriz Pereira e al Centro Don Bosco di Maputo.

Invia generi di prima necessità al Kizilay Bolge MD.-Nisbetiye Cad. Deryadil Sokak n.1-Besiktas-Istanbul, in Turchia, a favore della popolazione indigente già colpita dal terremoto.
Dona alla “Jordan of Her Majesty Queen Rania”di Amman, in Giordania, materiale sanitario e indumenti per bambini.
Invia alla “Zambian Helpers Society” di Lusaka, in Zambia, generi alimentari.

Fa pervenire a Michele Santoro della Cooperazione Italiana di Beira, in Mozambico, un aereo pieno di aiuti umanitari.
Provvede a far avere buoni pane giornalieri a bambini bisognosi della località di Rutongo, in Rwanda.
Raggiunge l’Eritrea e porta aiuti al Centro salesiano di Decamerè e presso l’ospedale di Asmara.
Invia a più riprese aiuti umanitari attraverso l’Associazione “Noi per loro” in favore dei missionari di Don Bosco di Asmara, in Eritrea, per soccorrere la popolazione duramente provata dagli effetti della guerra; fa avere inoltre un generatore elettrico che da un pozzo già esistente possa rifornire di acqua il campo profughi di Dekemhare.

Invia a Padre Ratti delle Missioni Estere dei Frati Minori Francescani in Congo generi alimentari e a Suor Mirabilis, una suora francescana di Cristo Re, che assiste bambini indigenti a Bukavu, in Congo, materiale sanitario e viveri.

2001

L’associazione Sempre Insieme per la Pace inizia un percorso di iniziative e di missioni umanitarie a tutt’oggi attivo con la Fondazione Nando Peretti, presieduta da Elsa Peretti e dedicata alla memoria del  padre Nando, fondatore dell’Api.

Invia alla Croce Rossa della Slovenia generi alimentari e vestiario.
Allestisce una missione in soccorso delle vittime del terremoto nel Salvador inviando due container di aiuti destinati in gran parte alla “Secretaria Nacional de la Familia-Calle Escalon, di San Salvador.

Manda altro materiale didattico e sanitario a Padre E. Ratti responsabile delle missioni Estere dei Frati Minori che assistono bambini emarginati nella località di Luhwinya in Congo.
Dona materiale sanitario e indumenti per bambini ammalati alla “Jordan Charity Association for Phenilketonuria” di Amman, in Giordania, una delle tante iniziative umanitarie volute dalla Principessa Sarvath.

Invia all’Istituto “Haus Hongtebeck2” di Kiev, in Ucraina, aiuti umanitari in risposta ad un appello dell’Associazione “S.O.S 86 Kinder von Techomobyl in Cauelland e V.”
Invia container di aiuti umanitari alla “Abdul Sattar Edhi Foundation” di Karachi, in Pakistan.

 

2002

Dopo la caduta del regime talebano, fa giungere nel porto di Karachi, in Pakistan, una nave colma di generi di prima necessità, medicinali, materiale scolastico ed indumenti, aiuti che, con l’appoggio di Abdul Sattar Edhi (creatore nel paese di una fitta rete di postazioni che offrono aiuto e assistenza medica ai profughi afgani) su 15 camion, trasporta fino a Kandahar in Afghanistan, prima tra gli occidentali a giungervi (salvo dei medici malesiani). Distribuisce gli aiuti alla popolazione, all’Ospedale di Kandahar, al Campo profughi di Spin Boldak e in parte al Governatore della Provincia di Kandahar; si spinge poi fino a Kabul per portare medicinali all’ospedale e materiale scolastico a un piccolo orfanotrofio completamente abbandonato.  Si occupa di farlo ricostruire, a sue spese, con l’aiuto del contingente militare italiano di stanza in Afghanistan.

Invia aiuti umanitari alle Missioni Estere dei Frati Minori nel centro di accoglienza a Luhwinya nella provincia di Kiwu, in Congo, colpita da terremoti ed epidemie.

Manda aiuti umanitari alla Abdul Sattar Edhi Foundation di Karachi, in Pakistan, in favore dei profughi afgani.

Consegna agli orfanotrofi “Reyasat Darul Etam” e “Parwarishga”di Kabul, in Afghanistan, materiale sanitario, indumenti, giocattoli.

Dona all’International Charitable Organisation for Humanitarian Assistance di Haifa e al French Hospital di Betlemme in Palestina, materiale sanitario, materiale didattico e indumenti.

Dona alla “Jordan Charity Association for Phenilketonuria”in Giordania, materiale sanitario e medicinali.  

Dona alla “Fundacion por la Paz y la Amistad de los Pueblos”, in Argentina aiuti umanitari in favore della popolazione in gravi difficoltà a seguito della crisi verificatasi nel paese.

Organizza una missione in Israele e in Palestina e porta aiuti all’ospedale di Haifa, nel campo profughi di Aida alle porte di Betlemme e in quello di Jenin in Cisgiordania.

 

2003

Per sostenere l’operazione di pace del contingente militare italiano di stanza in Iraq, allestisce un ingente quantitativo di aiuti umanitari destinati a villaggi, scuole ed ospedali nella zona di Nassirya.

Organizza una missione umanitaria in Bulgaria portando generi di prima necessità ad ospedali e scuole.

 

2004

Per contribuire all’opera di pace in corso in Iraq, invia a bordo della Nave Romea materiale sanitario e vestiario al Contingente Militare Italiano di stanza a Nassirya, in Iraq. Gli aiuti arrivati al porto di Shuwach sono successivamente trasportati sotto scorta fino a Nassirya.

Allestisce la Nave Agdal che arriva a Tangeri, in Marocco. Di lì il carico umanitario è  portato fino alla località di Hoceima dove sono accolti oltre 200 terremotati bisognosi di tutto e in parte distribuito da S.A.R. la Principessa Lalla Meryem. Il materiale sanitario è invece consegnato al Ministero della Sanità che l’ha destinato alle zone terremotate maggiormente disagiate. La distribuzione degli aiuti è completata da Mariapia agli inizi di maggio.

Consegna a Sofia, in Bulgaria, alla Croce Rossa Bulgara con S.A.R. la Principessa Maria Luisa aiuti umanitari destinati a vari centri assistenziali che danno ricovero a bambini e anziani.
Invia viveri in favore delle Missioni Francescane e Battistine di Kalulushi, in Zambia, che offrono la loro opera in soccorso della popolazione locale.

Organizza una missione umanitaria in soccorso delle piccole vittime dell’attentato terroristico nella scuola di Beslan, in Ossetia. Consegna gli aiuti e tanti giocattoli al Comitato Parenti delle vittime che ne curerà la distribuzione.
Invia al Vice Presidente dell’Ossetia del Nord, Alania Oleg Khantsaev, un parco giochi per l’asilo “Rainbow” di Beslan e un veicolo della Volkswagen per il “Republic Children Clinical Hospital” di Vladikavkaz, in Ossetia.

Spedisce un carico di aiuti umanitari destinati a diversi istituti in varie regioni della Polonia che si occupano di assistenza ad anziani, ciechi, infermi, malati terminali. Tra i beneficiari gli ospizi di Olsztyn, i centri di Poznan e di Puszczykowo e il Centro per giovani abbandonati delle Suore di San Vincenzo di Paola di Cracovia.

2005

Fa pervenire, attraverso il Console Onorario del Rwanda in Italia dottor Francesco Alicicco, un carico umanitario al “Centre des Jeunes Gatenga – Opere di don Bosco”  a Kigali, in Rwanda.

Predispone aiuti umanitari a favore della “Foundation Bon Samaritain di Kinshasa, in Congo, che si occupa di raccogliere beni necessari per i bambini e la popolazione vittima della guerra e dell’instabilità politica.
Dona alla Congregatia Inimiil Neprihanite di Bucarest, in Romania, vestiario e materiale sanitario.

Invia materiale didattico, materiale sanitario e viveri ai bambini delle Missioni Salesiane di Don Bosco di Asmara, in Eritrea.

 

2005

Consegna a S.A.R. la Principessa Maria Luisa di Bulgaria, alla Croce Rossa Bulgara e all’Ambasciata d’Italia a Sofia, in Bulgaria aiuti umanitari affinché provvedano a distribuirli personalmente ai più bisognosi.

Invia al “Jesuit Refugee Service”, in Indonesia, materiale didattico da distribuire a scuole e missioni dopo il terribile tsunami.
Dona all’”Asociacion XXI” di Suor Grazia Micaelli a El Alto, in Bolivia, materiale didattico e viveri.

Inizia l’invio periodico di aiuti a favore di “Basma”, associazione non governativa voluta e presieduta da S.E. la Signora Leila Ben Ali, in Tunisia, per promuovere opportunità di lavoro per le persone disabili e assistere le persone bisognose. Il programma di aiuti continua.

         2006

Invia all’Associazione “Cruz Blanca” di Lima, in Perù, un carico di generi alimentari e prodotti per la prima infanzia.
Fa pervenire alla “Fondation Mohammed V pour la Solidarité”in Marocco, vestiario e giocattoli.

Sostiene l’attività di sette Missioni di Suore Francescane, di Suore Battistine e di Frati Minori Conventuali di Kalulushi, in Zambia, con invio di materiale sanitario e viveri.

Accogliendo l’appello di Padre Ramiro Rodriguez (Presidente della “Fundacion con Cristo”) in favore dei bambini disabili accolti nella “Casa degli Angeli” di Quito, in Ecuador, invia capi di vestiario.

Dona all’Associazione Italo-Georgiana materiale didattico e sanitario, vestiario e prodotti per la prima infanzia.
Manda ancora alla First Lady d’Egitto, Signora Mubarak, aiuti per i bambini assistiti dalla sua organizzazione.

Affida alla Croce Rossa di Bulgaria materiale didattico e sanitario, viveri e giocattoli affinché li distribuisca ai più bisognosi.
Dona alla “Congregatia Inimiil Neprihanite” di Bucarest, in Romania, materiale sanitario, didattico, vestiario e viveri.

Fa pervenire alla Associazione “Kolpingova Rodina Smecno” di Smecno, nella Repubblica Ceca, materiale sanitario, didattico, vestiario e viveri.
In collaborazione con l’Ambasciata del Sovrano Militare Ordine di Malta a Varsavia e Sua Eminenza il Cardinale Stanislao Dziwisz, manda aiuti umanitari in favore di diversi istituti sparsi in varie regioni della Polonia che svolgono attività di assistenza all’infanzia, agli anziani ed agli infermi.

 

2007

 

Invia all’Associazione “Cruz Blanca” di Lima, in Perù, materiale didattico e generi alimentari.

Invia all’orfanotrofio della Congregatia Inimil Neprihanitecasa Pentru Copii in Dificultate “Sfantul Iosif”in Romania, ancora materiale didattico, vestiario e viveri.

Fornisce ancora una volta vestiario e giocattoli alla “Fondation Mohammed V pour la Solidarité”in Marocco.

Distribuisce materiale di Marisa Riffeser Monti, tra cui 80 mila libri, nella convinzione che la cultura libera l’uomo dalla schiavitù dell’ignoranza.

La distribuzione avviene a favore di quartieri periferici di Roma e del Sud, in case famiglie o di accoglienza, in associazioni che si occupano di bambini in estrema difficoltà.

2008

Alla soglia degli 85 anni intende, per tutto il tempo che Dio vorrà concederle, continuare il percorso che Madre Teresa di Calcutta le ha indicato suggerendole di sacrificare i propri gioielli pur di non interrompere la grande missione di carità e di pace alla quale ha dedicato l’impegno di un’intera vita, ma anche affidandole il gravoso compito di cogliere la sua eredità morale in favore dei poveri del mondo.

Quando ha toccato con mano l’estrema e disumana miseria presente in tanta parte del nostro pianeta, ha cercato di rispondere al Manifesto-Appello dei 50 Premi Nobel rivolto a tutti gli uomini e a tutte le donne di buona volontà, ai potenti e agli umili, nelle loro diverse responsabilità perché milioni e milioni di agonizzanti per fame e sottosviluppo, vittime del disordine politico ed economico internazionale, siano resi alla vita a testimonianza universale di dialogo, di fraternità e di civiltà comune nella pace e nel progresso.

 



 

 

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Fin qui le pagine che compongono il taccuino della sua vita, ma nell’anima custodisce con altrettanta nitidezza i ricordi, i dolori, le speranze e soprattutto lo strazio che ha provato incontrando in ogni angolo della terra la disperazione di chi possiede soltanto la propria sventura.

Dal desiderio di conoscenza è nata in Mariapia la determinazione a operare in aiuto di quanti hanno bisogno senza distinzione di religione, di razza, di sesso. Soprattutto se deboli, se ammalati, se anziani, se bambini abbandonati.

Dalle azioni umanitarie è scaturita l’esigenza di conoscere meglio il mondo nelle sue tante varianti: con la sua bellezza e con le sue tragedie. Un percorso che non può  non avere per traguardo la costruzione della pace. Ha vissuto, ha visto, ha sofferto assieme a chi le implora aiuto, sognando di cambiare il mondo.

Un viaggio lungo una vita, quello di Mariapia, instancabile, quasi una ininterrotta preghiera per la dignità dell’uomo che può essere preservata soltanto con la giustizia e la pace.


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